Tendenza previsionale stagionale autunno-inverno 2013-2014

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AlpiSalve a tutti, con la presente vorrei darvi delle delucidazioni in merito all’andamento meteo-climatico di questo autunno-inverno 2013/2014, ricordandovi che rimane pur sempre una tendenza e come tale deve essere presa. L’elaborazione con il mio sistema WPS segnala condizioni su macro aree e rimane, ancora oggi, difficile stabilire determinati effetti su micro zone, in particolare su quelle vicino alle catene montuose. Partendo da tali presupposti fondamentali, ritengo sia utile definire una situazione tele-connettiva su larga scala, ricordando a voi tutti che nella meteo didattica si può risalire in breve a determinate affermazioni.

Bene partiamo:

1)    situazione di Enso neutrale, che dal punto di vista meteo-climatico per il nostro paese significa neutralità delle fasi anticicloniche e cicloniche (dunque nessuna fase troppo lunga), buon punto di partenza;

2)      QBO che rimarrà positiva, ma in calo nell’ultima parte dell’inverno fino al neutro per la primavera, che per il nostro paese equivale a dire la quasi assenza di marcati richiami continentali, almeno per tutto l’autunno, ma con affondi di matrice artico-marittima causati da blocchi anticiclonici meridiani;  mentre, nella seconda parte dell’inverno aumenteranno le quotazioni per affondi continentali;

3)      AO sostanzialmente in fase neutra che indica sostanzialmente un vortice polare spesso compatto , ma con veloci e repentini crolli, al quale fa seguito la NAO (irruzioni artico-marittime);

4)      Andamento solare con macchie al massimo regime, ma sempre molto al di sotto della normalità (indice di ingresso nel minimo di Eddy), con sbilanciamento del vortice polare;

5)      AMO in delirio, in fase calante: importantissimo sottolineare questo indice perché potrebbe rappresentare la sorpresa di questo inverno con il crollo anticiclonico sul vicino atlantico e conseguente rovesciamento delle sorti meteo-climatiche per l’intero continente europeo.

6)      PDO neutrale con conseguente aumento delle anomalie negative proprio sul vecchio continente e in tutta l’ Asia, mentre permetterà un inverno lievemente più mite nel complesso sul continente americano (rispetto gli ultimi freddissimi inverni).

E ora in breve una velocissima delucidazione per il nostro paese:

Ottobre

Precipitazioni:  più abbondanti al settentrione, sostanzialmente nella media al centro, più avare al sud.

Temperature:  nella media al centro-nord, lieve sopra media al sud e sulle isole.

Novembre

Precipitazioni:  nella media su tutto il paese con fenomeni spesso rapidi e intensi.

Temperature: nella media al settentrione, al meridione e isole; lieve sotto media al centro.

Dicembre

Precipitazioni: nella media su tutto il paese.

Temperature: nella media su tutto il paese.

Gennaio

Precipitazioni: sopra media al meridione, nella media al centro, lieve anomalia negativa al settentrione.

Temperature: più rigide al centro-nord, nella media al sud.

Febbraio

Precipitazioni: nella media su tutto il paese con picchi positivi localmente al centro-nord.

Temperature: sotto media al centro-nord, Sardegna e parte del sud, nella media sulle restanti zone.

Marzo

Precipitazioni: nella media su tutto il paese.

Temperature: nella media o lieve anomalia positiva sull’estremo sud.

Aprile

Precipitazioni: nella media su tutto il paese.

Temperature: lieve sottomedia su tutto il paese.

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NB: è fondamentale che vi riporti un’anomalia del vicino atlantico; infatti la corrente del golfo risulta essere in crisi. Il nastro trasportatore delle correnti calde, che influenza il clima europeo permettendo lo scambio di calore tra equatore e polo, è in forte ridimensionamento causando un blocco a latitudini basse. In pratica tende a non avvenire il rimescolamento come noi lo conosciamo con possibile raffreddamento dell’Atlantico settentrionale e conseguente raffreddamento del vecchio continente. Questo indurrebbe ad un collasso dell’anticiclone delle Azzorre e l’espansione dei ghiacci a latitudini più basse che per effetto Albedo, riflessione dei raggi solari, provocherebbe un effetto feedback sull’intero continente europeo.

Rimane chiaro che se avvenisse un tale scenario dovrò rimodulare la tendenza e con essa emetterei un allarme climatico.

Un cordiale saluto

Luca Romaldini

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