Previsioni Meteo Italia fino a Domenica 31 luglio 2022…

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L’anticiclone africano è in ritirata dal Mediterraneo centrale e sbuffi di aria fresca in quota provocano la formazione di temporali al settentrione, in particolare sulle regioni nord-orientali, ma tra martedì e mercoledì il passaggio di un fronte perturbato a ridosso delle Alpi, permetterà all’aria più fredda in quota di entrare sulle regioni settentrionali.

Di conseguenza tra la notte di martedì e la giornata di mercoledi, ma anche venerdì, ecco che fioriranno i cumulonembi, temporali che riusciranno ad apportare precipitazioni anche sulla pianura Padana, e attenzione per il forte rischio di avere grandine e fenomeni vorticosi, tornado, in particolare tra la Lombardia, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Temporali che nel corso del pomeriggio- sera si formeranno anche sull’Appennino centro-settentrionale, con locali sconfinamenti sulle pianure o coste limitrofe ai monti.

Possibili locali temporali anche sull’Appennino meridionale nella giornata di giovedì. Nel frattempo il tempo tornerà ad essere buono al nord, ma in attesa di un nuovo peggioramento nel fine settimana con l’arrivo di temporali ben più organizzati e diffusi, mentre al centro-sud le condizioni rimarranno estive e il sole sarà presente, nonostante qualche nube passeggera, garantendo un clima estivo. Qualche rovescio temporalesco sarà possibile sull’Appennino centrale e localmente sul monti di Campania e Calabria. Venti deboli variabili di brezza con componente meridionale al centro-nord, poi dai quadranti settentrionali. Mari poco mossi.

Le precipitazioni temporalesche e le correnti nord-orientali apporteranno un calo termico al settentrione entro mercoledì e poi anche al centro del nostro paese riportando i valori nella media stagionale, mentre al meridione le temperature nonostante un lieve ridimensionamento, risulteranno ancora su valori nella media stagionale.

Da sottolineare uno stop del caldo eccessivo al centro-nord, dove quest’anno ha fatto risalire l’asticella delle medie su valori sopra i 2°/3° C, mentre al meridione la media climatica è rimasta inalterata.

La forte preoccupazione è la carenza di precipitazioni nevose nella stagione inverno-primavera su gran parte delle Alpi, meno lungo l’Appennino. Una situazione dettata dalle correnti settentrionali che si impongono nelle due stagioni con le Alpi che fanno da barriera alle precipitazioni, anzi provocano i venti di caduta con compressione dell’aria e conseguente aumento termico. Troppe volte e consecutivamente sulle nostre montagne settentrionali. E mentre la Svizzera, l’Austria, la Francia alpina e la Slovenia facevano il pieno di precipitazioni nevose, noi assistevano inermi alla desolazione delle nostre montagne brulle e secche con solo i ghiacciai che rimanevano a dar un color d’inverno.

Cosi la primavera ha proseguito sulla falsa riga della stagione precedente e la mancanza di precipitazioni hanno cominciato a far suonare l’allarme. Sempre troppo tardi per una mancanza di lungimiranza, ma per fortuna c’è chi vive in montagna e conosce gli andamenti climatici e ha messo a riparo i laghi Alpini , che risultano pieni al 98%. Ora la diatriba dell’acqua si esaspera e le due fazioni, ovvero coloro che hanno fatto le formiche risparmiando sul consumo e mettendo da parte la preziosa risorsa (Alpini) da una parte e le cicale che hanno consumato più del dovuto in pianura (cittadini), si fronteggiano in una guerra tra poveri supervisionati da un ciclope (“Stato”) che non ha fatto investimenti da decenni affinché la situazione non degenerasse.

Ma lo stato siamo noi tutti, quindi la colpa è di tutti. Saremo in grado di comprendere a pieno la problematica e porre rimedio?

Ai posteri l’ardua sentenza!!!

Allerta Meteo: possibili forti temporali grandinigeni e tornato tra martedì notte e mercoledì al settentrione e localmente sulle zone interne appenniniche., ma anche tra venerdi e sabato.

Un cordiale saluto

Luca Romaldini