Ancora instabilità al centro sud, poi limbo azzorriano; quindi perturbazione fino al gelo dal 5 marzo

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carta barica 26 febbraioSituazione ancora statica per il nostro paese con minimo reiterato e latente sul nostro paese in continua formazione a causa di un anticiclone delle Azzorre che continua ad invadere il Mediterraneo occidentale, cosi’ come l’Europa occidentale.


La discesa di correnti atlantiche a più onde porta con se  famiglie di perturbazioni fin nel cuore del Mediterraneo. Il vortice islandese continua ad essere energico e conseguentemente il gran freddo rimane confinato sulle steppe russe.

Ancora per qualche giorno rimarremo interessati da un minimo depressionario, posizionato al sud Italia, che apporterà instabilità su adriatiche e meridione, tempo discreto su tirreniche centro-settentrionali e settentrione in genere, riparate dalla mano lunga dell’anticiclone delle Azzorre.

La situazione rimarrà stazionaria almeno fino al 4 di marzo, quando una perturbazione, in ingresso nel Mediterrano centro-occidentale, farà indietreggiare l’anticiclone verso occidente. Una volta passata sull’Europa occidentale, l’anticiclone prenderà il suo posto, mentre nel mediterraneo centrale, in particolare sul nostro paese, si scaverà una depressione che richiamerà aria molto fredda continentale, accentuata dal ponte anticiclonico di nuova formazione tra quello azzorriano e quello nord Europeo o simil scandinavo.
pannelo ecmwf
Una configurazione che permetterà il rinforzo dei venti dalle steppe russe verso il centro Europa e, richiamato dalla depressione, sul mediterraneo centrale. Finalmente la QBO in segno negativo mostra i suoi effetti. Non bene per il periodo mite precedente, che causerà il blocco vegetativo già cominciato alle nostre latitudini. Attenzione quindi alle coltivazioni e agli alberi fruttiferi in pronta fioritura.

Un cordiale saluto
Luca Romaldini