Abbiamo già visionato come piccole variazioni dell’inclinazione dell’asse terrestre – fino a due gradi, nell’arco di centinaia di migliaia di anni – sono sufficienti a determinare le diverse ere glaciali succedutesi negli ultimi 2,5 milioni di anni, compreso il picco raggiunto circa 100.000 anni fa..
Le variazioni nella rotazione della Terra hanno causato il picco massimo di estensione dei ghiacciai circa 26,000 anni fa, stabilizzatesi per 7,000 anni, per poi ridursi 19,000 anni fa, causando la fine dell’ultima era glaciale.
Il disgelo di ampie zone del nostro pianeta è stato causato da una maggiore radiazione solare e non dalla modifica nella concentrazione del diossido di carbonio come molti scienziati da anni suggeriscono.
La quantità di radiazione solare rappresenta l’innesco della fine delle ere glaciali e in seguito si hanno modifiche nella concentrazione della CO2 e nelle circolazioni oceaniche e viceversa.
Ma come varia la radiazione solare sulla Terra?
Beh, principalmente in seguito al cambio di inclinazione dell’asse e della rotazione terrestre, che sono dettati fondamentalmente dalle influenze gravitazionali dei più grandi pianeti del sistema solare, come Giove e Saturno.
L’asse della Terra può essere spostato di circa 2 gradi causando una variazione sulla incidenza dei raggi solari sul nostro pianeta. Causa principe dell’espansione dei ghiacci per milioni di anni portando al top di accumulo ogni 100 mila anni.
Il Sistema Climatico terrestre, ad oggi, vede condizioni particolari della nostra stella, con probabile minimo duraturo con conseguente variazione della circolazione atmosferica e oceanica, e l’influenza dell’uomo con l’immissione maggiorata di gas serra nell’atmosfera che, pur rimanendo su valori attestati in pochi punti percentuali,che senza ombra di dubbio hanno accelerato i cambiamenti climatici che catapulteranno il pianeta, da un periodo interglaciale durato circa 10 mila anni, verso una nuova era glaciale.
Ad oggi le ripercussioni sono impossibili da valutare scientificamente.
Un cordiale saluto
Luca Romaldini