IPCC contro WPS : chi avrà ragione???

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IPCC contro WPS : chi avrà ragione???

Secondo Al Gore e James Hansen abbiamo pochi anni per pentirci del nostro uso indiscriminato dei combustibili fossili, dobbiamo in qualsiasi maniera preservare i ghiacciai e bisogna evitare assolutamente l’aumento catastrofico del livello marittimo. Tutto segue una logica che le modifiche climatiche siano dettate dal nostro vivere errato, del nostro sfruttamento delle risorse naturali e del menefreghismo ambientale.

Pur rimanendo profondamente d’accordo sul salvaguardare l’ambiente, imprescindibilmente dagli interessi economici, e che la nostra vita potrebbe sicuramente migliorare escludendo l’utilizzo delle materie petrolifere, devo assolutamente contestare, e ne va del mio pensiero, che il clima si modifica per motivi naturali e non per opera dell’uomo, e come detto più volte, se non in piccola percentuale.

Ora se prendiamo in revisione il modello LMDZ4, modello di circolazione generale dell’atmosfera, e simuliamo una situazione, che parte da dati estrapolati negli anni 1981-2000, nel prossimo secolo, per visionare la massa di ghiaccio presente in antartico, ne esce che ogni anno, a causa dell’aumento dell’umidità verso l’interno del continente antartico dettato dall’aumento termico atmosferico, ci sarà un incremento delle precipitazioni di 32 mm di acqua, ovviamente trasformata in precipitazione nevosa.

Accumulo notevole che incide sull’allargamento della banchisa polare, a causa del maggior slittamento dei ghiacciai verso il mare, e, come abbiamo avuto già modo di vedere, ad un maggior ri-ghiacciamento in mare  a causa di maggiori quantità di acque chiare, ovvero dolci, dettate da maggiori precipitazioni ai confini del polo. Se facciamo due calcoli il livello marino è destinato a diminuire solo, si fa per dire, di ben 6 cm alla fine del secolo. In pratica, se volessimo vedere in soldoni cosa vuol dire, l’aumento della CO2 nell’atmosfera e il suo riscaldamento, è l’effetto che il nostro pianeta conosce e mette in pratica per tenere a bada questa evoluzione. Ce la farà ?

I segnali portano ad un capovolgimento di fronte, e mentre il riscaldamento, esiguo, accertato è veritiero, non lo è altrettanto il risultato finale dell’IPCC. Ora tralasciando per un attimo gli interessi economici, che fanno del pannello intergovernativo e della schiera di scienziati un gigantesco modo di disinformare e di mettere paura alla gente e di creare le condizioni per interessi di pochi, il “Sistema climatico” terrestre è un meccanismo complicatissimo che difficilmente sbaglia, anzi spesso mette a freno determinati eccessi, come una specie di onda marina che si infrange e poi torna indietro per effetto della gravità, e in egual modo il pianeta affronta determinate situazioni, che possono sfuggire al controllo, mettendo riparo.

Ora ci troviamo nel momento in cui il pianeta si è accorto di una fluttuazione termica in salita, causata da una maggior energia irradiata dal Sole, e sta già mettendo riparo alla situazione, in tempi accelerati, e contro ogni credenza, proprio grazie all’uomo che ha incentivato e velocizzato tale processo. Se alcuni sostengono che modifiche climatiche sul nostro pianeta avvengono molto lentamente, personalmente ritengo che saranno molto più rapide, anche nel giro di pochi anni.

Mi son trovato ultimamente sottoposto a processo per aver detto che entro il 2012 avremo il punto del non ritorno, ovvero il momento in cui il nostro pianeta partirà con il processo inverso(Raffreddamento) e che avremo nel giro di pochi anni termiche inferiori di 5/6°C, rispetto alla media conosciuta degli ultimi 30 anni, su vaste aree del pianeta.

Continuo a sostenerlo ed anzi rincaro la dose con questo nuovo scritto. Di certo, visto che evidentemente si prende il tutto senza aver seguito costantemente ciò che vado dicendo, non ho mai affermato che nel 2012 avremo a Roma o Milano o in Europa la glaciazione, ma ho sempre dichiarato che l’anno è sottoposto a mio risultato, relativo, come punto di partenza nel quale si avvierà il processo fisico di raffreddamento dal quale non potremo mettere riparo, nonostante la nostra continua voglia di voler intervenire in natura. E ho sempre sostenuto che nel giro di pochi anni entreremo in una nuova fase di PEG che potrebbe trasformarsi in glaciazione se ci saranno determinate condizioni.

Ora si può dire tutto, ma non che non sia chiaro. Se si vuol far finta di non capire ciò che si scrive, talvolta a causa della mia non perfetta digitazione, è un conto, ma se si trascina un’ ideologia opaca, fatta di scredito e disinformazione, di certo ci sono altre motivazioni che trascindono dal voler interloquire e unire le forze per capire meglio. Purtroppo spesso ho potuto constatare la mancanza di unione di intenti e sempre ho sostenuto la causa dell’unione e non il muro contro muro che di per suo è profondamente scoraggiante.

Un cordiale saluto

Luca Romaldini