L’anticiclone africano che sta apportando tanto caldo su tutta la penisola continuerà a garantire ancora tempo stabile e caldo intenso, in particolare tra giovedi e sabato, avvolgendo con i suoi tentacoli anche il settentrione e le Alpi. Il record ufficiale di caldo è stato raggiunto e superato dalla zona interna della Sicilia, più precisamente in provincia di Siracusa con ben 48.8 gradi centigradi, detenuto da un rilevamento precedente registrato nei dintorni di Atene in Grecia negli anni 70. Dunque una situazione senza precedenti, ma del resto la configurazione, già ad inizio settimana, faceva temere il peggio e il caldo sta attanagliando tutto il nostro paese, ma anche gran parte del Mediterraneo.
Da lunedì i venti in quota si disporranno dai quadranti sud occidentali, meridionali nei bassi strati, sintomo dell’arrivo di aria fresca e umida atlantica che spazzera’ L’anticiclone erodendendolo a colpi di milizie nordiche e confinandolo nella sua terra natia.
Le veloci correnti fresche e umide con il contrasto termico, causeranno la formazione di forti temporali grandinigeni e molto probabili fenomeni vorticosi, in particolare sulle zone pedemontane e sul mare causando problemi lungo le coste. Precipitazioni che coinvolgeranno anche le regioni centrali, in particolare le zone adriatiche e lungo l’Appennino, senza escludere piovaschi sulle coste tirreniche. Per i fenomeni precipitativi comunque vi aggiornerò in sede previsionale più dettagliatamente. Al momento darei maggior risalto al deciso calo termico che seguirà la sfuriata su tutto il centro-nord e in maniera meno marcata al meridione nonostante i possibili rovesci temporaleschi tra Molise e Puglia, senza escludere locali piovaschi altrove, con un generale refrigerio.
Dunque il break estivo è confermato, ma non per questo l’estate è finita, soprattutto per le regioni centro-meridionali, mentre per il settentrione la ferita risulterà più grave. Ricordo che il caldo al meridione proseguirà anche a causa di venti meridionali innescati dal richiamo perturbato che a più riprese colpirà il settentrione e parte del centro, almeno fino a quando, e normalmente avviene per la fine di agosto / primi di settembre, le correnti atlantiche riusciranno a scendere di latitudine in seguito al tramonto estivo stagionale con i normalissimi scambi di calore tra il polo e l’equatore innescando delle vere e proprie tempeste equinoziali normalmente evidenti nei mesi di settembre/ottobre.
Un cordiale saluto
Luca Romaldini